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A PROPOSITO DEL BLOG

Tutto è cominciato con un’ordinanza ministeriale che ci obbligava a fare scuola stando nelle nostre abitazioni, limitando ogni nostro  spostamento e, via via che la situazione peggiorava, ogni giorno se ne andava un pezzo della nostra libertà. E' così che ci siamo immediatamente resi conto che vivere al tempo del Covid 19 non è per nulla semplice, non lo è per nessuno.

Mai ci saremmo lontanamente immaginati di poter rimanere segregati nelle nostre abitazioni, come se fossimo in tempo di guerra, tutto sembrava lontano fino a qualche mese fa, poi con passo felpato, il nemico ha bussato alle nostre porte e da quel giorno ci siamo scoperti terribilmente fragili, insicuri, impauriti, figli di una precarietà che non siamo stati educati a guardare negli occhi, ma che solitamente esorcizziamo con ritualità che ora sono state bandite.

Tutto ebbe inizio da questo hashtag #iorestoacasa che è divenuto il nostro motto, come quello di tanti italiani responsabili, ma nel fare nostra questa nuova condizione di vita non volevamo rinunciare alla condivisione perché sappiamo che nulla esiste se non c’è la possibilità di condividerlo.

Per la prima volta nella nostra esistenza abbiamo vissuto sulla pelle l’art 16 della Costituzione, chi l’avrebbe mai detto di trovarci nel mezzo di una pandemia e vederci privati di gran parte delle nostre libertà?

L’idea nasce da qui, dal desiderio di registrare questi giorni che passeranno alla storia come i giorni del Coronavirus, ma anche i giorni, dello sforzo oltre ogni limite, i giorni della solidarietà, dell’altruismo, del desiderio di tenere alta la speranza perché alla fine #andràtuttobene.

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